Sentierando in Brianza 2019:  Scopri Casatenovo

Continua con grande successo la collaborazione fra la nostra Associazione e la Proloco casatese che colgo qui l’occasione di ringraziare per le tante opportunità che ci concede di collaborare e preparare insieme tante iniziative.

In occasione della Festa di Casatenovo, si è svolta la seconda edizione di Scopri Casatenovo che è coincisa con la XII edizione di Sentierando in Brianza.

Quest’anno si è voluto far conoscere qualche frammento della nostra storia locale, immersi nello splendido e caratteristico paesaggio delle prime colline brianzole.
Uno sguardo che, nelle giornate terse, arriva facilmente allo skyline milanese, abbracciati da dietro dalle prealpi comasche, lecchesi e bergamasche.
Paesaggio che abbiamo la fortuna di avere a portata di mano ma di cui spesso nemmeno ci accorgiamo.

Abbiamo contribuito anche alla prima edizione di Scopri Casatenovo.

Con la sapiente verve di Aldo Villa, nostro narratore di giornata e ormai stabile collaboratore per queste iniziative, appassionato di storia locale e testimone lui stesso di aneddoti e racconti, abbiamo effettuato un percorso che ha consentito di approfondire la conoscenza delle cascine che, seppur appartenenti ancora alla Parrocchia di San Giorgio di Casatenovo, erano e sono le più lontane, fisicamente parlando, con tutte le problematiche annesse a questa situazione.

Cascina Porrinetti

La nostra mattinata inizia in perfetto orario, a Cascina Porrinetti, alla presenza di circa settanta persone: una partecipazione considerevole, alla luce anche del periodo ormai prossimo alle ferie.

Dopo un breve momento dedicato alla presentazione della manifestazione da parte di Rosadele Galbiati e del sottoscritto, a nome dell’associazione Sentieri e Cascine, il racconto della storia della cascina è toccato ad Aldo che ne ha descritto le caratteristiche sottolineandone le pecularietà, a partire dalla presenza di un convento di frati, di un pozzo ed anche di una chiesina, ancora oggi utilizzata.
Fu eretta per volere dei proprietari della vicina villa padronale, per consentire agli abitanti della cascina la frequentazione alla messa, viste le difficoltà pratiche, soprattutto nella cattiva stagione, che andavano affrontate per raggiungere la chiesa del capoluogo.
E’ poi seguita l’illustrazione di un bellissimo trittico, sotto il portico vicino al pozzo ed alla chiesina, con due affreschi dedicati a S. Antonio Abate e S. Giobbe con al centro una originalissima statua della Madonna degli Zingari.

Cogliamo l’occasione per ringraziare gli attuali residenti, che ci hanno consentito di visitare la chiesina, normalmente chiusa, e l’edificio che ha sostituito l’antica villa padronale, nel cui giardino vi è una lapide in ricordo del nobile Giorgio Carminati de’ Brambilla: uno degli ultimi eredi della storica famiglia casatese.

Cascina Gemella

Lasciata la Porrinetti (nota anche come la Cassinetta) imbocchiamo Via S. Francesco per dirigerci  verso Cascina Levada.

Lungo la strada una piccola sosta per citare tutte le numerose cascine presenti lungo questo asse, la cascina Toscana (meglio conosciuta come ul Rizzel), il Dossello (Ul Dussell), la Cascina S. Francesco (o Ca’ Russa) e la Cascina Gemella (la Giumela), dove sostiamo per un approfondimento sulle caratteristiche della cascina ed in particolare sui segni del sacro presenti.

Troviamo infatti, in prossimità dell’ingresso della cascina, una piccola formella con la raffigurazione della Beata Vergine di San Luca, meglio nota come la Madonna dei Viaggiatori.
Di formelle simili, a Casatenovo, nella ricerca che la nostra associazione ha condotto con Aldo Villa, ve ne sono altre tre: Al Poenzano, al Cantino ed alla Curt di Gardela.
Tutte posizionate in prossimità dell’ingresso, probabilmente per auspicare un buon viaggio a chi si metteva in cammino uscendo dalla cascina.

Un singolare affresco lo troviamo anche sotto il portico d’ingresso, raffigurante l’apparizione della Madonna di La Salette, avvenuta nel dipartimento dell’Isère nel 1846, quando apparve a due ragazzi.
Il dipinto è un po’ deteriorato.
Un’anziana signora ricorda che, attorno agli anni Cinquanta, il proprietario della casa su cui sta l’affresco pensò di coprirlo mentre stava pitturando la parete, suscitando la perplessità degli altri abitanti.
Quasi per miracolo, dopo qualche tempo, la copertura si sbriciolò e la Vergine coi bambini riapparve nei suoi colori originari.

Cascina Levada

Dopo aver attraversato la SP 51 arriviamo alla cascina Levada.
Il nome deriva, quasi sicuramente, dalla posizione “posta in alto“, “levata“, soprattutto per chi arriva da sud e trova questa cascina che svetta sul territorio circostante.
Inconfondibili e ancora riconoscibili le caratteristiche architettoniche, con il porticato al piano terra (ul portic), la loggia al piano superiore (la lobbia) ed il mezzanino ancora più sopra con un loggiato più ridotto.

Attualmente è di proprietà del Comune di Casatenovo e sede di molte associazioni, tra cui la Proloco stessa, oltre ad essere sede di un nido al piano terra.

Pubblichiamo qui alcuni brevi stralci di due videointerviste realizzate dalla nostra associazione nell’ambito del progetto denominato “Non si butta via niente“, in cui sono state raccolte una cinquantina di testimonianze, in particolare di anziani, in cui si racconta come si viveva, storie ed aneddoti legati alla vita in cascina, ecc.
Le persone intervistate sono Albertina Viscardi e le sorelle Elvira e Zita Riva, nate e residenti in cascina fino al matrimonio.
Alcuni di questi stralci li abbiamo proiettati durante la manifestazione sotto il portico di Cascina Verdura.

Cascina Verdura

Ci spostiamo dalla Levada, in direzione di Cascina Verdura, il cui nome appare chiaramente derivato dalle attività da sempre svolte dai residenti: coltivazione di ortaggi, poi venduti a mercati vicini e lontani.

Il portico dove abitualmente facciamo la nostra sosta si presenta ancora sufficientemente intatto e vi si leggono bene i materiali utilizzati per la costruzione, anche se nel tempo sono stati introdotto elementi aggiuntivi.

E’ presente anche uno degli affreschi maggiormente rappresentativi della devozione popolare ai cosiddetti “Santi in Cascina“: Sant’Antonio Abate, protettore degli animali da cortile, e San Giobbe, protettore della bachicoltura.

Sotto questo portico proiettiamo, come detto prima, alcuni stralci delle videointerviste realizzate nel decennio scorso, in particolare di Pasquale Pirotta, un testimone a cui siamo stati particolarmente legati e che ci ha sempre calorosamente accolto sotto il suo portico.
Ecco alcuni piccoli frammenti della sua lunga intervista in cui si possono riconoscere elementi tipici della saggezza contadina.

Una sosta per apprezzare la splendida statua in cartapesta (probabilmente degli inizi dell’800) raffigurante una Madonna Addolorata e poi ci inoltriamo per sentieri alla volta di cascina Crotta.

Cascina Modromeno

Una sosta lungo il sentiero ci consente di apprezzare lo splendido paesaggio che ci circonda, a pochissima distanza dalle abitazioni ma, nel contempo, totalmente immerso nella campagna.
Una coppia di poiane, che forse abbiamo disturbato, volteggia sopra le nostre teste.

Una piccola sosta a Modromeno (Mudrana o Mudrona in dialetto), consente al nostro narratore Aldo di ricordare di quando si andava a scuola (per le classi 1^, 2^ e 3^ elementare) in un edificio ancora esistente di Modromeno.
Questo per coloro che abitavano in tutte le cascine che abbiamo percorso, salvo poi trasferirsi  al “cantinom” di Montecarmelo per le altre due classi.
Alcuni testimoni ci hanno raccontato che d’inverno, spesso, ogni bimbo portava da casa un pezzo di legno per rifornire la stufa presente nelle aule, per non patire il freddo.

Cascina Crotta

Lasciamo Modromeno per avviarci a Crotta, dove Aldo, nativo proprio di questa cascina, ci racconta velocemente come era questa struttura prima della ristrutturazione che qualche decennio fa ha portato alla parziale demolizione della stessa.
Una nota curiosa ha  riguardato il rapporto con il vicino Monastero di San Giacomo, ora non più esistente ma, in precedenza, collocato sotto l’attuale Villa Lattuada.
Uno storico crocifisso, tuttora presente nella chiesa di Galgiana e proveniente dall’ex-monastero, è stato, per un certo periodo, proprio in un’abitazione proprio di Crotta.

Arriviamo al termine della mattinata con l’attesissimo pranzo, preparato in maniera superlativa dall’Azienda Agricola di Cascina Crotta e dall’Azienda Latte e Terra.
Un’offerta variopinta, con prodotti genuini, in un trionfo di colori e sapor: verdure cucinate in tutti i modi possibili, formaggi freschi e stagionati, acqua con foglie di mentuccia e soprattutto tanta cordialità e tanti sorrisi.

Un esperimento molto ben riuscito, nato dalla felice intuizione della Proloco di coinvolgere Aziende giovani, con tanta voglia di fare in iniziative come queste, che sono il legame naturale tra la Casatenovo dei ricordi e una Casatenovo giovane che attinge al passato per costruire il proprio futurocome dice la presidente della proloco stessa..

Un lauto e salutare pranzo, una visita ai campi coltivati con e senza serre, un sacchetto delle loro patate come prezioso regalo a tutti partecipanti ha chiuso una bellissima, apprezzatissima e caldissima mattinata di fine luglio, che sicuramente verrà replicata in altre occasioni.

Grazie a tutti!

Un doveroso ringraziamento a tutti coloro che hanno consentito la buona riuscita della manifestazione.
Alla Proloco in primis, che ha creduto in quest’idea, l’ha arricchita con il coinvolgimento di queste aziende giovani e che ha logisticamente preparato tutto ciò che serviva.
Ad Aldo Villa, indispensabile narratore, che ha coinvolto tutti i partecipanti senza mai tediare.
Ai nostri amici fotografi dell’AFCB , che ci consentono sempre, con la loro disponibilità e le indubbie capacità tecniche, di offrire resoconti esaustivi delle nostre iniziative nonché un indispensabile supporto per la realizzazione delle videointerviste.
Per finire un ringraziamento ai nostri volontari, che ci consentono sempre di organizzare simili eventi e spesso si occupano anche di narrarlo agli altri.

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Si parte!
Nella Valle del Pegorino
Ville di Delizia
Il pranzo

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Approfondimenti

L’iniziativa ha riscosso un grande successo di partecipazione e apprezzamento, come sottolineato anche dalla Proloco stessa con un commento della Presidente Rosadele Galbiati, affidato ai social.

SCOPRI CASATENOVO
Grande successo della camminata organizzata in collaborazione con Sentieri e Cascine

Un modo diverso per celebrare la Festa del paese, la tradizionale “terza di luglio”.
Un percorso tra vecchie cascine alla riscoperta di un mondo contadino ricco di valori e di fede, la storia del duro lavoro dei campi, il percorso tortuoso tra i boschi per raggiungere la scuola o la chiesa, la scoperta di una bellezza ancora incontaminata della quale non ci accorgiamo perché non ci inoltriamo più a conoscerla.
Alla fine un ottimo pranzo, da tutti apprezzatissimo, fatto di cose buone e genuine prodotte dall’Azienda Agricola di Cascina Crotta e dall’Azienda Latte e Terra.
Un bellissimo esempio di giovani che sono tornati alla terra, all’allevamento e che hanno fatto di queste attività il loro quotidiano lavoro.
Ospitali e generosi ci hanno fatto visitare i loro campi coltivati, le loro serre e hanno poi offerto a tutti i commensali un sacchetto delle loro patate.
Ci sono altre realtà come queste a Casatenovo, altri giovani  che fanno prodotti di qualità o che sono artigiani di valore.
La Pro Loco vuole dare loro visibilità, farli conoscere.
Sono il legame naturale tra la Casatenovo dei ricordi e una Casatenovo giovane che attinge al passato per costruire il proprio futuro.

Rosadele Galbiati – Presidente Proloco Casatenovo

Sentierando in Brianza 2019: Scopri Casatenovo
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