Sabato scorso, 09 giugno 2018, si è svolto il 4° Blogger Day di BRIANZA CHE NUTRE, Consorzio per la promozione della Brianza e della rete dei suoi aderenti.
Anche la nostra associazione, sin dalle origini, fa parte di questo Consorzio.
Il tema, “La cascina brianzola del ‘900: luogo di vita, devozione e lavoro“, ci ha visto direttamente coinvolti nella sua illustrazione ad un nutrito ed interessato gruppo di blogger intervenute.
In mattinata, con il prezioso contributo di Aldo Villa, ormai consueto compagno per questo tipo di iniziative, abbiamo accompagnato il gruppo nella visita di alcune corti e cascine simboliche per il nostro territorio.
Cascina Levada
Un’anteprima a Cascina Levada, tra l’altro sede del Consorzio Brianza Che Nutre e punto di ritrovo per i partecipanti, che ha fornito ad Aldo l’occasione per introdurre i primi concetti tipologici delle nostre cascine come il portico e loggia (la lobbia) offrendo inoltre, dalla sua balconata naturale, uno spunto per l’osservazione del territorio intorno con la visuale di alcune delle cascine presenti.
Campofiorenzo
La prima vera tappa del “tour” fra cascine e sentieri inizia a Campofiorenzo.
Oggetto della mia presentazione: la storia secolare della Corte.
Con l’aiuto di del bel video dell’amico Andrea Viscardi con lo stralcio di una sua intervista di alcuni anni fa.
E’ seguita una breve visita alla Corte, con un’attenzione particolare alla Madonna del Forno ed all’ex-lavatoio che introduce l’argomento dell’acquedotto Mellerio, che ritroveremo a fine mattinata.
Ne anticipiamo però, grazie alla testimonianza di Romano Cogliati, una singolarità.
L’acquedotto serviva anche gli abitanti della Corte che, in cambio, avevano l’obbligo di effettuare, due volte all’anno, un’operazione di pulizia dello stesso denominata “pertegàà l’acqua“.
Si trattava di infilare, tra un punto e l’altro della tubazione, una pertica che poi doveva scorrere al suo interno per togliere eventuali radici o altri ostacoli presenti.
Cascina Verdura
Ripartiamo per la tappa successiva: Cascina Verdura.
Bell’esempio di architettura rurale il portico del nostro amico Pasquale si presenta sempre agli occhi degli estranei come bellissimo.
Le rondini che girovagavano sotto il portico attorno ai loro nidi fanno il resto evocando ed anticipando il tema pomeridiano della presentazione del libro “La rondine sotto il portico“.
La nostra attenzione è però rivolta all’affresco di S. Antonio Abate e Giobbe che Aldo ha preso spunto per illustrare i cosiddetti Santi in cascina e la ricerca da noi effettuata qualche anno fa sui Segni del Sacro in Casatenovo.
Lasciamo Cascina Verdura, non senza aver apprezzato gli splendidi panorami verso le Prealpi orobiche, lecchesi e lariane e ci dirigiamo verso l’ultima tappa, la più a nord del piccolo tour: Cascina Rancate.
Cascina Rancate
Questa cascina, tra le più belle e meglio recuperate di Casatenovo e dell’intero circondario, non ha mancato di colpire anche i presenti.
L’inserimento in un contesto ambientale notevole, la vista stratosferica a 360 gradi goduta dalla torretta anche del nuovo skyline di Milano e la serenità dei suoi residenti, tra cui il nostro accompagnatore speciale nonché nostro fedele associato Angelo Confalonieri, ha sorpreso e favorevolmente impressionato tutti i partecipanti.
Valle del Pegorino
In chiusura del programma della mattinata l’attesissima escursione nella Valle del Pegorino, alla ricerca delle tracce dell’ex-acquedotto Mellerio.
Si tratta di un’opera idraulica di elevata difficoltà commissionata agli inizi del 1800 dal Conte Mellerio, funzionario dell’Impero austro ungarico e proprietario di quella che oggi è definita Villa Gernetto di Lesmo, per irrigarne i giardini.
L’opera fu progettata dall’ing. Carlo Parea, uno dei massimi esperti e progettista di altre importantissime opere idrauliche in tutta Lombardia.
Le tracce ancora visibili hanno consentito di constatare il valore dell’opera e la sua portata.
Molto apprezzato l’ambiente naturale visitato che, fra l’latro, fa parte del Parco della Valle del Lambro, essendo il Rio Pegorino un affluente del Lambro stesso.
Con lo scorrere tranquillo di acque pulite nel torrente, il verde particolarmente intenso di questa stagione, i campi ordinatamente coltivati e perfino la straordinaria compagnia di una coppia di poiane che hanno volteggiato sopra le nostre teste.
Insomma, Brianza vera, Brianza che ancora resiste nonostante tutto…
Molti gli apprezzamenti ricevuti sia per il nostro lavoro che per le pecularietà illustrate del nostro territorio con le sue cascine e le sue storie…
La rondine sotto il portico
Nel pomeriggio la conclusione della giornata a Barzanò, presso la libreria Perego, altro loro associato, per presentare alle ospiti, a integrazione della mattinata, il volume La Rondine sotto il portico.
Una breve introduzione del presidente Carlo Maria Brambilla, che saluta tutti gli ospiti e illustra gli obiettivi dell’associazione e le motivazioni che hanno portato alla scelta del tema della giornata.
Presenti anche coloro che hanno contribuito alla realizzazione del poderoso volume che descrive ed elenca i nuclei rurali casatesi alla fine del 1970, con l’aiuto di foto e planimetrie, testi descrittivi di ogni singolo nucleo, immagini di vita collocabili in quel periodo e, a nostra cura, racconti e testimonianze raccolte in un DVD allegato.
Insomma un bel pomeriggio che ha concluso degnamente una giornata che ha riservato alle ospiti partecipanti un frammento del nostro territorio che non ha mancato di incuriosire
I commenti alla giornata
Materiali, gallery, stampa…
Il video di Andrea Viscardi, proiettato durante la presentazione a Campofiorenzo
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