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Adunata nazionale degli alpini ad Asti

Si è svolto in Piemonte, ad Asti, l’annuale raduno degli alpini che ha visto la presenza di un nutrito gruppo dei nostri amici casatesi

Ecco il resoconto della loro partecipazione raccontato da Armando Roggeri:

Siamo partiti alle sei di mattina con pullman da Casatenovo con oltre quaranta persone, arrivati verso le otto e quaranta presso il ristorante San Candido di Murisengo, dove torneremo dopo la sfilata per la cena,  abbiamo gustato un’abbondante colazione a base di salumi, pane, formaggi, pizzette e ottimi vini, poca acqua.

Successivamente ci siamo trasferiti ad Asti per raggiungere la zona prevista dell’ammassamento e posizionarci nel settore a noi assegnato per l’attesa dell’entrata in sfilata.

Pur essendoci mossi tranquillamente nel raggiungere detto luogo, abbiamo raggiunto la via con l’indicazione “Sezione Monza” verso le undici di mattino,  l’attesa è stata lunga ed estenuante se si calcola che siamo entrati a sfilare verso le 17,00 !

Comunque siamo stati ripagati ampiamente dalla moltitudine di gente che gremiva le strade e dalla calorosa accoglienza degli astigiani,  l’antica città di Asti era nobile, civile e ricca e ha per patrono San Secondo  (Bertelli 1629).

La leggenda narra che Pompeo “Console Romano”  aveva piantato la sua  “Nobile Asta” in quel luogo per indicare il sito dove costruire la città, avallando la voce latina “Hasta” che indica la proprietà comune dei cittadini romani e da quì Asti

Dopo varie vicissitudini con varie occupazioni della città dei Visconti, Orlèans, Sforza e Spagnoli la città, a parte il periodo napoleonico, passò ai Savoia.

Le mura del trecento di Asti erano chiamate “Recinto Borghigiani” e va ricordato che Asti era chiamata  “La Città delle Cento Torri” oggi ne sono rimaste una ventina, la più famosa è quella ubicata in piazza Medici e cioè la celebre  “Torre Troiana” detta anche  “Torre dell’Orologio”.

Non possiamo dimenticare che Asti diede i natali al celebre Vittorio Alfieri, grande poeta, drammaturgo e scrittore italiano anche ricordato per la frase (volli e Volli sempre e fortissimamente volli) in riferimento al suo impegno nell’accolturarsi.

Verso sera siamo ritornati al ristorante San Candido per  “ristorarci” con una lauta cena a base di buoni piatti tipici e ottimi vini,  intorno alle ventidue il rientro alle basi di partenza.

ARMANDO  ROGGERI