AFCB

AMATORI FOTOGRAFICI CASSINA de' BRACCHI

Eventi

40 anni da sacerdote per Don Angelo Cazzaniga

Si è svolta la festa per il 40° Anniversario di sacerdozio di Don Angelo Cazzaniga, nato nella frazione di Torriggia nel marzo del 1950 e, da oltre 25 anni, stimato teologo e padre spirituale del Seminario Arcivescovile di Venegono.

I residenti di Torriggia, coscritti, parenti ed amici, hanno organizzato una serie di eventi per festeggiare il ragguardevole traguardo raggiunto.
Significativa anche la presenza di rappresentanti della Parrocchia S. Carlo alla Cà Granda di Milano, dove Don Angelo ha svolto il servizio di coadiutore prima di entrare a Venegono. 

La mattinata è stata dedicata ai coscritti, la leva del 1950: una Messa celebrata nella Chiesina dell’Oratorio a cui ha fatto seguito un pranzo alla trattoria Il Volo di San Rocco.

Il clou della giornata però doveva ancora arrivare: una grande manifestazione, accuratamente preparata dai residenti e dai tanti amici, alla sera, proprio a Torriggia, nella sua caratteristica corte interna.
Dapprima la Messa, concelebrata con il Prevosto di Casatenovo, Don Sergio Zambenetti, e con Mons. Mario Delpini, vicario generale della diocesi di Milano, alla presenza di molti sacerdoti, casatesi e non, conosciuti nel suo ministero a Venegono.
Un colpo d’occhio davvero notevole intorno all’altare ed un modo evidente per sottolineare la vicinanza di tanti sacerdoti a Don Angelo.

La serata è proseguita con un percorso di immagini presentato da Marco Pellegrini, che ha ripercorso la vita di Don Angelo partendo proprio dall’infanzia trascorsa a Torriggia.
Tanti ricordi e tanta allegria sul volto di Don Angelo.

Al termine, un saluto a nome della comunità casatese dal neo sindaco, Filippo Galbiati, prima dell’attesissimo momento della consegna dei molti regali: un bellissimo album di fotografie, un seme, un albero di ulivo, uno splendido e scintillante scooter e una targa ricordo.

Al termine, torta e rinfresco per tutti.

Davvero una gran festa in questo lembo di Casatenovo, ai confini con Monticello, la cui gente si è fortemente legata a questo loro grande “figlio”.