Successo di pubblico e di critica, come dicono quelli che parlano bene, domenica 18 gennaio alla prima presentazione de “I Segni del Sacro” a cura della nostra Associazione.
C’era tanta curiosità attorno all’evento.
Anche noi non sapevamo l’impatto che avrebbe avuto questo tipo di presentazione, un po’ fuori dagli schemi abituali, mischiando notizie e foto oggettive a racconti della gente del posto attraverso le interviste registrate nelle settimane precedenti.
I giudizi sono stati positivi, anzi la parte più apprezzata è stata proprio quella raccontata direttamente da loro e questo ci sprona a proseguire sulla strada intrapresa.
Non è facile ma cercheremo di fare del nostro meglio.
Finora abbiamo trovato tanta disponibilità nella gente interpellata e contiamo di averne anche per il futuro.
Presentazioni
All’inizio un saluto introduttivo dell’Assessore alla Cultura di Casatenovo, Marta Picchi, che ha valorizzato il lavoro fatto dalla nostra Associazione a cui non è mai mancato il sostegno dell’intera Amministrazione casatese e questo per noi è molto importante.
Ha parlato di difesa della natura, della tradizione e della nostra storia confermando pienamente i nostri obiettivi.
E’ stata poi la volta di Marco Monguzzi, Vice presidente del PLIS dei Colli Briantei che ha brevemente tracciato il percorso di questo progetto nato all’interno del PLIS stesso e sviluppato dalla varie associazioni nei Comuni di Camparada, Arcore, Usmate Velate e, per l’appunto, Casatenovo.
Ha anche ribadito l’utilità di questo lavoro che potrebbe portare a salvare un pezzo della nostra storia locale per le future generazioni, parere pienamente condiviso da noi.
Gente devota
Dapprima un inquadramento generale presentato da Aldo Villa, un aiuto prezioso e fondamentale per la ricerca effettuata a Casatenovo che ha illustrato con competenza e passione i caratteri fondamentali della ricerca stessa, gli elementi più significativi individuati rappresentanti i cosiddetti santi in cascina (fra tutti S. Giobbe, S. Antonio Abate e San Sebastiano) ma anche le innumerevoli immagini mariane presenti praticamente in ogni corte, cascina o agglomerato importante.
Era presente anche Don Sergio Zambenetti, parroco delle Parrocchie casatesi che sostiene convintamente questo nostro lavoro, che in un breve intervento ha sottolineato che, al di là dell’eventuale valore artistico delle opere censite, il valore vero sta nell’importanza che esse avevano per la gente che si affidava alla protezione di Dio attraverso queste immagini presenti nei luoghi a loro vicini, auspicando tra l’altro che anche le nostre generazioni siano in grado di lasciare qualcosa a quelle future.
Successivamente sono state presentate, a cura del presidente dell’associazione Francesco Biffi, le icone rinvenute nel territorio di Campofiorenzo suddivise per zone, a partire dalla Fermata-Lodosa-Montecarmelo fino alla Corte Grande passando per le Cascine di sant’Anna e San Luigi.
Perle preziose
Particolare attenzione è stata riservata ad alcuni elementi significativi quali la Madonna del Carmelo del “Cantinom” che ha originato la denominazione di “Montecarmelo” per tutta la zona, il bellissimo affresco in degrado di Sant’Anna nella cascina omonima, la Madonna del Forno della Corte Grande che ha raccolto intorno a sè un pezzo importante della vita dei residenti fino ad arrivare al segno contemporaneo forse artisticamente più rilevante della Via Crucis.
Ma la parte più significativa e apprezzata della presentazione, come già detto, è stata quella delle videointerviste, in particolare dei più anziani che ha prodotto anche qualche attimo di commozione in qualcuno.
Grazie a tutti!
Infine un doveroso ringraziamento a tutti quelli che hanno collaborato e che ancora spero collaboreranno a queste iniziative, Aldo Villa e Angelo Galbusera per la raccolta delle informazioni e la stesura dei testi, I nostri foto-cineoperatori dell’AFCB per l’indispensabile supporto tecnico e tutti i nostri volontari che a vario titolo partecipano al lavoro minuzioso di ricerca.
Un ringraziamento formale, ma non solo, alle istituzioni che ci stanno supportando.
Al PLIS dei Colli Briantei che ha avuto il merito di concretizzare e avviare il progetto grazie soprattutto alla competenza di Paolo Cazzaniga, storico locale, vero appassionato di questi temi che ha creato e gestisce un sito dedicato alla raccolta per schede di tutto questo lavoro, attivo ormai da qualche mese, che sarà mano a mano implementato, per quanto riguarda Casatenovo, dalle schede ancora non inserite.
E’ vero che da diversi anni pensavamo a questa ricerca ma probabilmente, senza la spinta di Paolo e del PLIS, forse non l’avremmo portata avanti, sicuramente non come la stiamo organizzando ora.
Un grazie ancora all’Amministrazione Comunale e alla Comunità Pastorale casatesi che ci sostengono da sempre in questa iniziativa e che hanno sempre raccolto con entusiasmo le nostre proposte.
Ed infine e soprattutto un ringraziamento a tutte le persone che incontriamo a cui chiediamo dati e informazioni. Siamo quasi sempre accolti con cordialità e disponibilità.
Questo, per noi, è forse la miglior gratificazione al nostro lavoro.
Le foto
Le foto sono dell’AFCB e sono state integrate dal nostro amico nonché sostenitore da sempre Andrea Pirovano.