Primavera casatese 2021

In questo strano 2021 con la pandemia che ci tiene ancora in apprensione la natura ci segnala che tutto comunque va avanti, le fioriture abbondano ed i frutti non tarderanno ad arrivare.

Obbligati a limitare gli spostamenti, ma non per questo privi di spunti interessanti, anche i nostri amici fotografi non si sottraggono a questi stimoli e innumerevoli scatti si susseguono dando degli splendidi frammenti del nostro territorio.

Fiori che in alcuni punti fanno un vero e proprio tappeto, piante totalmente ricoperte da petali dalle mille sfumature, prati con il loro verde intenso che contrasta con il marrone scuro delle recenti arature pronte a dare frutto tra qualche mese.

La Valle del Brem

E’ la parte più a nord della Valle della Nava al confine tra il Comune di Casatenovo e Monticello, tra Torriggia e Sorino. Due bellissimi borghi che fanno parte di due comuni differenti condividendo però la stessa Parrocchia.

L’acqua del Brem è, nei fatti, la sorgente del torrente Nava che qui la gente ha sempre chiamato, per l’appunto, Brem. E’ sempre presente ed è ancora limpida quale memoria della presenza di gamberetti di fiume rinvenuti fino a pochi anni fa.

Foto, video e montaggio di questo filmato sono di Guglielmo Pennati, uno dei nostri amici dell’AFCB.

La Valle del Pegorino

Continua il nostro piccolo tour primaverile nel territorio casatese percorrendo tratti di sentieri fra campagne, valli e boschi alla scoperta delle sue peculiarità.

Questa piccola porzione casatese è inserita nel Parco Regionale della Valle del Lambro per il tratto del Rio Pegorino ed i suoi affluenti provenienti dalle aree di Rancate, Giovenigo e Dossello.

Lasciata la cascina e subito dopo i terreni coltivati dall’Agricola Rancate dell’amico Osea Pennati, la valletta si presenta raccolta e silenziosa con campi coltivati e racchiusi dai boschi con la possibilità di osservare ancora delle balze naturali così come realizzate all’origine.

Il rio a fondo valle raccoglie anche una preziosa testimonianza storica. Si tratta di un ex-acquedotto fatto costruire intorno alla metà dell’800 dal Conte Mellerio che necessitava per la sua villa a Gerno di Lesmo (attuale Villa Gernetto) di acqua per irrigarne i giardini all’italiana. Intercettate delle sorgive presenti ai confini con Montesiro, con opere di ingegneria idraulica notevoli di cui si possono osservare ancora delle tracce, l’acqua veniva trasportata per 8 km circa superando importanti ostacoli naturali fino alla villa ed alla Corte di Campofiorenzo, di sua proprietà, coinvolgendo i residenti affittuari anche nelle manovre di manutenzione dell’intera condotta.

Foto, video e montaggio di Guglielmo Pennati dell’AFCB.

Primavera casatese 2021
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