Intervista

Intervista a Tiziano di Sentieri e Cascine

Una intervista a Sentieri e Cascine, concessa in occasione della pubblicazione della prima raccolta di poesie (dialettali e non) dal titolo molto esplicativo: “Ricordi cumé smacc dificil de fa na via”, tradotto letteralmente come “Ricordi come macchie difficili da togliere”.


[pullquote align=”right”]La versione “ufficiale” e cantata di “E pensi ai temp Indréé“[/pullquote]

Un racconto iniziato nell’ormai lontano 2002 quando, sollecitato dagli amici della “Festa su l’era”, una manifestazione itinerante fra le corti di Rogoredo,  quasi per gioco scrisse la sua prima poesia: “E pensi ai temp indréé”.
Una carrellata di immagini un po’ sbiadite che però prendevano colore nella puntuale descrizione di Tiziano fino a diventare una canzone grazie al contributo di Angelo Feole.

Gli inizi

Nella prima parte dell’intervista, Tiziano parla di come si è concretizzata l’idea di pubblicare le poesie, del suo gruppo di amici che l’hanno sostenuto all’indomani anche della premiazione al concorso di Valmadrera.
Ci parla della scelta del titolo, collegata ad una delle sue più note opere e della dedica iniziale del libro che riprende invece la poesia vincitrice del concorso “L’è fundà ul batél”.

Un pensiero per voi da un amico sincero
Il Patria è affondato
Perché era rimasto solo e abbandonato
Ma noi amici
Anche nelle difficoltà di ogni giorno
Se ci aiutiamo e restiamo uniti
Non affonderemo mai 

Una dedica molto esplicita del valore che Tiziano dà agli amici a cui appunto dedica la pubblicazione.

Gli affetti

Si prosegue poi analizzando temi specifici a cui alcune poesie sono dedicati.

Il primo di questi, importante ed emotivamente coinvolgente, è quello che si riferisce agli affetti famigliari.
Diverse poesie dedicate alla mamma ma anche all’amata Rosi, scomparsa da pochi anni ma ancora nel cuore di Tiziano.
Non manca un frammento di commozione.

Le radici

In primo piano anche il territorio in cui viviamo.

Terra ondulata” è definita da Tiziano questo spicchio di Brianza, che bene lo rappresenta.
Si parla di gelsi e di campagna con i suoi colori ed i suoi profumi e con i monti a fare da cornice.

Interessante anche l’iniziativa che, insieme ai suoi amici, ha proposto e porta avanti tuttora con la cura del verde di un’anonima rotonda a Rogoredo proponendo ogni mese una poesia facendola conoscere da tutti come la “Rotonda dei poeti”.

La poesia, il canto…

Tiziano non solo scrive ma coltiva anche altri hobby, primo fra tutti il canto.
Canta con gli amici in alcune occasioni brani popolari e tradizionali spesso in dialetto.
Canta nel coro parrocchiale ma soprattutto canta nel CORO BRIANZA che, parole sue, gli ha dato e gli sta dando tuttora molto.
Questo argomento è anche l’occasione per ricordare Dario Amati, amico da sempre e compagno sia nel Coro Brianza che in quello parrocchiale.
A lui, Tiziano ha dedicato una poesia, poi musicata dal Maestro Fabio Triulzi, che ha fatto parte dell’esibizione del 50^ anniversario del Coro stesso.

…e la fotografia

Tra gli hobby di Tiziano non poteva mancare quello della fotografia, una passione che vede molto simile e complementare a quella della poesia.
Dapprima in un gruppo di Rogoredo, poi ha sviluppato in seguito questa attività a stretto contatto con gli amici dell’AFCB, con cui tuttora mantiene ottimi rapporti tali da dedicare una poesia inedita, che si potrà sentire nel video qui sotto.

Da parte nostra, come Sentieri e Cascine, un ringraziamento speciale sia per l’intervista e sia  perché anche noi riteniamo particolarmente importante fissare i “Ricordi come macchie che  difficilmente andranno via” non per nostalgia del passato ma perché mantenere la memoria di ciò che è stato è fondamentale per capire dove siamo e dove saremo nel futuro.

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